01 CIÒ CHE NON DEVI SAPERE

(Luciano Nardozza)

 

Ciò che non devi sapere

è come un fiume sotterraneo

che non sai dove va a finire

certo è vietato vedere

nella tua mente il raggio astrale

che ti sottrae

dall’imbrunire

 

ciò che non devi sapere

è come un fiume sotterraneo

che non sai dove va a finire

certo è vietato vedere

nella tua mente il raggio astrale

che ti sottrae

dall’imbrunire

 

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere tu

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere tu

 

ciò che non devi sapere

è come un fiume sotterraneo

che non sai dove va a finire

ciò che non devi sapere

è il soffio, quello scroscio

come ti senti

a stare fuori

(ciò che non devi sapere, ciò che non devi sapere tu)

a stare fuori

(ciò che non devi sapere, ciò che non devi sapere)

a stare fuori...

 

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere tu

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere

a stare fuori

ctanne fuori

restiamo fuori

 

tutto scuro come il cielo di notte

poca luce combatte il vuoto che lo inghiotte

c’è una stella serena, cammina

non riesce a prendere il nero

più si avvicina

più per lui è rovina

 

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere tu

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere a stare fuori

 

questa è una storia che riguarda tutti

che tocca direttamente te stesso

e i tuoi interessi

in tredici passi

ti presento i fatti

poi tocca a te decidere

se fare un salto avanti

 

dammi la mano

scendiamo insieme all’inferno

Dante, Leviatano

e tanto gelo intorno

e non temere

perché il male in un pasto

è come il contorno

con una torcia addosso

ti dona l’eterno

 

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere tu

ciò che non devi sapere

ciò che non devi sapere

a stare fuori

stanne fuori

restiamo fuori

 

 

02 UNANIMITÀ

(Luciano Nardozza)

 

Due persone su tre

usan lo shampoo che piace a me

così come un numero

sempre maggiore

con gran decisione

è passato a quell’altro caffè

 

tutti sanno che

è meglio l’ecosostenibile

è noto da sempre

che un numero sempre crescente

gradisce il fondente più nero che c’è

 

a tutti è successo che

gli si rompesse la cabriolet

non hai provato

il modello avanzato

col particolato

ci fa le meringhe gourmet

 

chiunque ha un amico che

a vederlo ti dici non è un granché

un tipo un po’ scarso

poi ha fatto quel corso

ma quando è riapparso

pareva un novello Pelé

 

unanimità unanimità

senti come grida

terra condivisa

 

unanimità unanimità

smetti di pensare

purché ti sia amica

 

unanimità unanimità

finge di abbracciarti

ti lascia sfinita

 

unanimità unanimità

unanimità unanimità

 

al terzo livello

nello schema di Maslow

si trova il bisogno d’appartenere

di avere in comune

sul collo uno stesso cervello

 

se non la penso come voi

verrò isolato

farò la fine degli eroi

escluso e angosciato

 

spina nel fianco no

io mi conformerò

senso di colpa no

per la rivolta sarei bannato

 

controtendenza no

io ti confermerò

fuori dal gruppo no

per la rivolta sarei bloccato

 

unanimità unanimità

senti come grida

terra condivisa

 

unanimità unanimità

smetti di pensare

purché ti sia amica

 

unanimità unanimità

finge di abbracciarti

ti lascia sfinita

 

unanimità unanimità

unanimità unanimità

 

voglio piacere

se no sembro ridicolo

dimmi cosa devo fare

da solo son piccolo

è giusto il mio parere?

magari son asino

poi cosa mi costa mentire

se sfuggo il biasimo

 

nego pure l’evidenza

sotto pressione

il gruppo dice che è una tenda

io vedo un balcone

ma tu pensa

devo dire

quel che è giusto

non resisto

ricompensa

per l’inganno

per voi tutti

ora esisto!

 

unanimità unanimità

senti come grida

terra condivisa

 

unanimità unanimità

smetti di pensare

purché ti sia amica

 

unanimità unanimità

finge di abbracciarti

ti lascia sfinita

 

unanimità unanimità

unanimità unanimità

 

03 NEMICO UNICO

(Luciano Nardozza)


 

Unico Dio

unico neo

ciò che sta in mezzo

è stato condannato

se stai di qua

non stai di là

il fiero dissenso

è stato sterminato

 

se cerchi un significato

qualcosa che ti renda più di un animale educato

allora fermati da noi

 

semplificazione

nemico unico immaginato

provoca una reazione

il pubblico dito

adesso è braccio armato

 

semplificazione

nemico unico

sempre in agguato

il cuore non vuole ragione

fuori dal coro

fuori dal selciato

 

unica via

unica idea

ciò che è di troppo

è declassificato

non sai chi sei

senza di noi

quel che è di intoppo è stato eliminato

 

la carta della confusione

ce la giochiamo

con chirurgica approssimazione

da noi ti ritroverai

 

semplificazione

nemico unico immaginato

provoca una reazione

il pubblico dito

adesso è braccio armato

 

semplificazione

nemico unico

sempre in agguato

il cuore non vuole ragione

fuori dal coro

fuori dal selciato

 

dell’oscura cosa

il padre è il conflitto

prendi una posa

da mettere in contrasto

senza un nemico

là fuori io non vinco

serve qualcosa

per compattare il branco

 

guarda che metodica regia

costruisco il vero

dal moltiplicare una bugia

 

nella propaganda

sei forte se convinto

frasi distorte

conserva un tono astratto

svia la domanda

che è posta con criterio

con arroganza

torna a gettare fango

 

guarda che metodica miopia

costruisco il vero

da una primordiale fantasia

 

 

semplificazione

nemico unico immaginato

provoca una reazione

il pubblico dito

adesso è braccio armato

 

semplificazione

nemico unico

sempre in agguato

il cuore non vuole ragione

fuori dal coro

fuori dal selciato

 

semplificazione

nemico nazionale inventato

provoca una reazione

il popolo irrazionale è spietato

 

semplificazione

nemico unico

sempre in agguato

il cuore ignora la ragione

fuori dal coro

fuori dal selciato

 

 

04 ORCHESTRAZIONE

(Luciano Nardozza)

 

Dici che si tratta di un’orchestrazione

forse è solo un caso

di premonizione

dici che si tratta

di un’orchestrazione, no?

 

talento dell’inganno

con l’audacia di Lupin

quanto più sfrontato

più è autorevole

 

goccia a goccia

lascia traccia

fluido come l’acqua

incontestabile

 

genio del paesaggio

froda il popolo “En plain air”

nitidi i dettagli, come in un Monet

 

breccia, breccia

lascia traccia

la parola detta

è rimpiazzabile

 

dici che si tratta di un’orchestrazione

forse è solo un caso

di premonizione

dici che si tratta

di un’orchestrazione, no?

 

dici che si tratta

di un’orchestrazione

noti che al dramma

segue la soluzione

dici che si tratta

di un’orchestrazione, no?

 

estro del dosaggio

giusto come un sommelier

obbligo e pestaggio

sono démodé

 

etichetta

resta e macchia

quel che gli dà retta

è inconsapevole

 

iconico spin doctor

genio di internal affairs

slogan e ricatto

da premio Nobel

 

non c’è fretta

pensa e spaccia

ciò che più fa breccia è irresistibile

 

dici che si tratta

di un’orchestrazione

forse è solo un caso

di premonizione

dici che si tratta

di un’orchestrazione, no?

 

dici che si tratta

di un’orchestrazione

noti che al dramma

segue la soluzione

dici che si tratta

di un’orchestrazione, no?

 

hai letto di Bernays?

o del caso Dreyfus

non sempre quel che è

è proprio ciò che fu

 

“campi di di lavoro”

“reintegrazioni”

ma erano campi di sterminio

e deportazioni

 

da nomi neutrali

a fonemi che ci allettano

da sigle e iniziali

parole che martellano

gli slogan sicuri

bypassano i muri

dei tuoi neuroni frontali

per monti e per mari

si spargono fino a sembrare

verità elementari

 

yes we can

fallo e basta

great again

siempre hasta

mette le ali

il profumo della vita

perché io valgo è per sempre

dove c’è lei c’è casa

che mondo sarebbe

senza grissini, no party

pensa diverso, fai un break

silenzio parla il whisky

 

dici che si tratta

di un’orchestrazione

forse è solo un caso

di premonizione

dici che si tratta

di un’orchestrazione, no?

 

dici che si tratta

di un’orchestrazione

noti che al dramma

segue la soluzione

dici che si tratta

di un’orchestrazione, no?

 

 

05 CONTAGIO PSICHICO

(Luciano Nardozza)

 

Contagio psichico di notte

contagio psichico non smette

contagio psichico di notte in notte

tra le maglie strette strette

 

contagio psichico di notte

contagio psichico non smette

contagio psichico di notte in notte

tra le maglie strette strette

 

Testa alta, spalle dritte

frasi d’occasione

folla, banda forte

cenno dal balcone

radio, stampa, rete ispira l’opinione

riti, prassi, miti e convinzione

dà di soppiatto lo sfratto al cervello

 

ascolta, guarda, tocca

è un’accurata selezione

firma e accetta

ti dà la vera sensazione

della scelta

non c’è nessuna imposizione

quel che basta

è donarti un’emozione

già di soppiatto

soppianta il cervello

bla bla che incanta

neurone al tracollo

 

contagio psichico di notte

contagio psichico non smette

contagio psichico di notte in notte

tra le maglie strette strette

 

 

contagio psichico di notte

contagio psichico in manette

contagio psichico di notte in notte

tra le magliefitte e strette

 

niente api, solo sciame

cyber alveare

coi seguaci, dici

posso ripostare

banda larga, amici

vedo propagare

luci, voci atroci ma che male

 

dà di soppiatto

lo sfratto al cervello

bla bla mi infetto

pressione al tracollo

 

contagio psichico di notte

contagio psichico non smette

contagio psichico di notte in notte

tra le maglie strette strette

 

contagio psichico di notte

contagio psichico non smette

contagio psichico di notte in notte

tra le maglie strette strette

 

spinge la tua mente

a non pensare più

preme sulla fronte

a non guardare su

svuota l’occhio assente

non mi sembri tu

tutto per paura

 

contagio psichico di notte

contagio psichico non smette

contagio psichico di notte in notte

tra le maglie strette strette

 

 

contagio psichico di notte

contagio psichico in manette

contagio psichico di notte in notte

tra le magliefitte e strette

 

 

06 MI RINNOVO

(Luciano Nardozza)

 

Mi rinnovo così

nel tempo di un suono

mi assento

e riprovo

di nuovo

a colpire da qui

l’effetto è un’amnesia

 

mi rinnovo così

nel fondo dell’uomo

lo guido, lo annoio

lo drogo

a partire da qui

è l’eteronomia

 

ma l’ultima

arena

è un’alcova

di ostacoli

la musica

di una sirena

coi tentacoli

e la nuda schiena

crede ai miracoli

l’indispettita aurora

 

mi rinnovo così

cambiando chi sono

mi accendo e ritrovo

il mio ruolo

a partire da qui

mi allaccio a un’amnesia

attracco così

al tuo intimo approdo

lo inquino

e ne godo

lo domo

a partire da qui

letale letargia

 

ma l’unica arena

è un’alcova da secoli

la lirica

di una sirena

coi tentacoli

e la nuda schiena

crede ai miracoli

l’indispettita aurora

 

ma l’ultima prova

è un’alcova raccogliti

la musica

di una sirena

coi tentacoli

e la nuda schiena

cede ai miracoli

l’infinita aurora

 

 

07 CONTROPROPAGANDA

(Luciano Nardozza)

 

Contropropaganda nera

contropropaganda nera

contropropaganda nera

 

soffiate di fonti anonime

rivelano che il tizio

ha uno sfizio

piace farlo a tre

è bufera

 

quello che ha detto al comizio

ora non vale più,

non va più giù,

nessuno vota più

 

la notizia non è neanche vera

ma la pubblica giustizia

non aspetta l’ora

di aizzare le schiere

 

futili storie, peculiarità

di showgirl e glorie

vecchie e nuove

un po’ d’intimità sincera

 

piena di pagine vuote,

non guardare su,

guardare giù,

schiacciare freccia su

 

fa notizia più un’inezia amena

o una pubblica disgrazia

di un’inchiesta vera

collare alle schiere

 

contropropaganda nera

contropropaganda nera

contropropaganda nera

 

contropropaganda vera

contropropaganda azzera

contropropaganda nera

 

corpo trovato esanime

raccontano che il tizio

ha spinto il grilletto

era fuori di sé

chimera

 

dopo ripone l’indizio

nella fondina, cammina

lo trovano in cucina

 

la notizia

è data come vera

la procura la propizia

forse per paura

di urtare il potere

 

simili storie son normalità

si inventan memorie

per la serie “creo la verità”

si spera

 

che la tua mente distratta

messa in schiavitu’

non veda più

si affidi alla tribù

 

la milizia

con la penna a sfera

lo fa per dovizia

e un po’ anche perché c’ha paura

a rischiare il mestiere

 

contropropaganda nera

contropropaganda nera

contropropaganda nera

 

contropropaganda vera

contropropaganda azzera

contropropaganda nera

 

lo so che hai preso tangenti

(vabbè però anche tu!)

falsificato gli eventi

(lo hai fatto pure tu!)

abbindolato i clienti

(e non lo fai anche tu?)

pagato amici influenti

(ma tu di più!)

 

colpa diffusa è dovuta discolpa

dubbia difesa, seduta prosciolta

 

contropropaganda nera

contropropaganda nera

contropropaganda nera

 

contropropaganda vera

contropropaganda azzera

contropropaganda nera

 

 

08 TRASFONDI

(Luciano Nardozza)

 

Quante risposte

ai miei silenzi

e al mio dissapore

terre promesse, abissi...

 

paura del lavoro

dell’affitto

e di star solo

della pelle troppo grassa

mutuo e colesterolo

del tuo odore troppo forte

del tuo ex che si diverte

 

paura di invecchiare

di ammalarsi o stare bene

di parlare, di tacere

di far quel che non conviene

paura della guerra

della peste e delle corna

 

vedi questo specchio

da solo cadi sai che non si può

ansia dappertutto

il patto è fatto, ti solleverò

 

quante risposte

ai miei silenzi

e al mio dissapore

fiere promesse

orecchi attenti

al mio dispiacere

 

paura di ingrassare

dimagrire o stare uguale

di cadere, di cambiare

o essere identica a tua madre

paura di commenti

spazi aperti e delinquenti

 

non lo dici ma

si agita il cuore tra gli alberi

e c’è chi se ne approfitta un po’

 

non ti giri ma

noti quegli occhi tra gli alberi

c’è già chi se ne approfitta un po’

 

guarda questo specchio

da sola cadi sai che non si può

ansia dappertutto

il patto è scritto, ti solleverò

 

quante risposte

ai miei silenzi

e al mio dissapore

terre promesse

in cui trasfondi

il mio dispiacere

 

quante risposte

ai miei silenzi

e al mio dissapore

terre promesse, abissi

 

guarda questo specchio

da sola cadi sai che non si può

ansia dappertutto

il patto è scritto, ti solleverò

 

quante risposte

ai miei silenzi

e al mio dissapore

terre promesse, abissi

 

 

09 OVERTON

(Luciano Nardozza)

 

Se ti dicessi pensa a un cannibale

che mangia gli altri esseri umani

come fossero fragole

penseresti che è uno scempio

un atto impensabile

o che son solo uno di quelli

che racconta favole

 

poi in una piazza

arriva un noto tipo

che ti spiazza

un happening tipo Sanremo

ma che ti ammazza

si porta alla bocca

da un cranio vuoto

la chiazza

di sangue umano

che schizza

ma poi in effetti è solo pizza

 

Overton Overton

nel rispetto del bon ton

del bon ton

beva questo biberon, biberon

la finestra è aperta

si metta a suo agio, pardon

 

Overton Overton

nel rispetto del bon ton

del bon ton

beva questo biberon, biberon

la finestra è aperta

si metta a suo agio, pardon

 

da radicale ad accettabile

il passo sembra possibile

 

da quando il volto celebre

in scena ha messo il cannibale

scienziati sociali

parlan dei riti tribali

qualcosa di plausibile

li rende meno strani

 

cambiamogli il nome

da cannibale a umanofilo

rendiamogli onore

con qualche studio enciclopedico

chi si oppone: censore patologico

ipocrita patetico, vile retrogrado

 

Overton Overton

nel rispetto del bon ton

del bon ton

beva questo biberon, biberon

la finestra è aperta

si metta a suo agio, pardon

 

Overton Overton

nel rispetto del bon ton

del bon ton

beva questo biberon, biberon

la finestra è aperta

si metta a suo agio, pardon

 

ciò che prima era accettabile

adesso è più ragionevole

il dibattito in tv

rende il passaggio agevole

intanto i due schieramenti

scambiano pugni sui denti

ma quel che conta è tenere

la mente sull’attenti

 

alla finestra cinque

 

si è già arrivati al dunque

adesso l’umanofilia

la puoi trovare ovunque

influencer, talk show

e cinema multilingue

ciò che prima era un crimine

ora lo fa chiunque

 

Overton Overton

nel rispetto del bon ton

del bon ton

beva questo biberon, biberon

la finestra è aperta

si metta a suo agio, pardon

 

l’ultima parola va alle istituzioni

adesso chi non è cannibale

rischia sanzioni

lo studieranno all’asilo

son le disposizioni

se non ti piace attento

a esprimere le tue opinioni

 

le finestre che hai visto

capolavoro perverso

d’ingegneria sociale

per guidare il gregge perso

non importa quanto un fatto

sembri controverso

per chi dirige l’iter

tutto seguirà il suo corso

 

Overton Overton

nel rispetto del bon ton

del bon ton

beva questo biberon, biberon

la finestra è aperta

si metta a suo agio, pardon

 

Overton Overton

nel rispetto del bon ton

del bon ton

beva questo biberon, biberon

la finestra è aperta

si metta a suo agio, pardon

 

 

10 VEROSIMILE

(Luciano Nardozza)

 

Media aritmetica

seria statistica

questo è quanto

il frame imposto

è quello giusto

il resto

è solo un girotondo

 

mito scientifico

senno mediatico

questo è quanto

opinion maker

coi debunker

infotainment

a tuttotondo

 

sogno che consola

vale più di una parola

più di ogni parola

 

dogma che si svela

vale più di una parola

più di ogni paura

 

bolla anestetica

headline magnifica

vince il banco

shitstorm

con scoop in loop

l’accento

psy-op sullo sfondo

 

spie sotto al tavolo

occhio che scivolo

ovunque è fango

cima in vista

 

ma il pezzo più grosso

è in basso

sotto al fondo

 

dogma che consola

vale più di una parola

più di ogni parola

 

sogno che si svela

vale più di una parola

più di ogni paura

 

principio d’autorità

è più della verità

si mischiano le realtà

l’errore è un’atrocità

 

guerra: missione di pace

scienza: dico quel che mi piace

propaganda: informazione verace

influenza: ti faccio felice

 

sogno che consola

vale più di una parola

più di ogni parola

 

dogma che si svela

vale più di una parola

più di ogni paura

 

 

11 SILENZIA

(Luciano Nardozza)

 

Silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

 

spegni i fari

abbassa i riflettori

passa sottobraccio

ciò che di contrario c’è là fuori

 

adesca gli attori

raffredda i bollori

gli errori

facile

schiacciando i giusti interruttori

 

le illusioni piacciono

perché ci cullano

toglile e vedrai che ti divorano

“E’ ciò che vuole il pubblico”

il tuo ritornello

adrenalina e vedi

che tutti ti adorano

 

accendi i fari

accordi in successioni

e suggestioni

multiple

si sa sono i nuovi censori

 

vai coi rumori

i colori

 

gli odori

i sapori

stimoli

eccessivi a far sì che li ignori

 

focus all’esterno col grandangolo

alterazione solo

per lo sguardo attento

teleobiettivo i piani si fondono

della situazione basta

solo un frammento

“È ciò che vuole il pubblico”

il tuo ritornello

non si muove foglia

ma si muove il vento

 

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

 

linea edìtoriale linea focale

fecale

linee guida rotaie

banalità del male

guerra totale virtuale

virale

il salmone

che risale il fiume

è il target da fermare

 

 

caccia alle streghe che esistono

olio bollente per tigri al pascolo

sonno ipnotico ritmico

ad ogni età il proprio giocattolo

“E’ ciò che vuole il pubblico”

il tuo ritornello

non si muove foglia

ma si muove il vento

 

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

 

odo i rumori i tremori

gli umori nella palude

nuovi coloni subliminali

ormoni sotto cute

siepi e sipari

guardiani

quando vedo troppa luce

sì che è un silenzio

ma sanguino

per quanto alto è il volume!

 

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

silenzia la nostra storia

 

 

12 IL MONDO DELLE IDEE

(Luciano Nardozza)

 

Tutti lo devon capire

per questo usi

un gergo infantile

che mira

alle sfere emotive

 

la caverna e il sole

Platone

e le sue idee

proiezione

alle spalle di chi

prende statue per idoli

tare verosimili

 

tutti lo devon capire

per questo il discorso

più giusto

è su ciò che vuoi sentirti dire

 

dalla grotta al sole

il mondo delle idee

scosta gli occhi

dalle ombre e risali

alla Fonte, agli archetipi

onde indescrivibili

 

alla fine il sole

contemplo le sue idee

torno indietro alla grotta

a parlare a chi sbotta

ma resta lì

ora vuole uccidermi

 

dalla morte al sole

il mondo delle idee

scosta gli occhi

dalle ombre e risali

alla Fonte

agli archetipi

onde indescrivibili

 

 

13 ESAGERA

(Luciano Nardozza)

 

Esagera

nulla ti può fermare

esagera

nulla ti può contenere

 

esagera

nulla ti può colmare

esagera

che il tempo sta per scadere

 

cimici grandi

come elefanti

quanti danni

per le vie

di Bangkok

ed è già ”si salvi chi può“

 

lividi verdi

sui piedi

già son pieni

gli ospedali

marce le merci

di tutto quanto lo stock

 

nulla è normale

i fatti sono come tele

tutto è originale

speciale

se gli versi colore

 

nulla è banale

i fatti son come serie

tutto è esponenziale

cruciale

se ti inventi un copione

 

esagera

 

nulla ti può fermare

esagera

nulla ti può contenere

 

esagera

fiume suicida in mare

esagera

che il cielo sta per cadere

 

vigili irrompono

arrestano

l’autista del furgone

solo perché

non si era fermato allo stop

 

ministro santone

feconda il gregge

di mille persone

congregazione

parecchio sotto shock

 

nulla è neutrale

i fatti sono come vele

sia di scirocco

o maestrale

se trasversale

va bene

 

pesce d’aprile

prendilo come viene

confessione orale

di un membro speciale

sì va bene

 

greengrass o top leader propaganda

di volta in volta è guerrilla

ma il fronte è in una stanza

effetto copycat, Werther

se si diverte la stampa

parecchie righe ancora

 

da sbarrare sull’agenda

 

brain trust media

non è mai abbastanza

fanno l’appello e il buonsenso

lo vedi è lì che arranca

quando ricevi qualcosa

ed è subito esultanza

se non ha prezzo ricorda

sei tu il prezzo che manca

 

esagera

nulla ti può fermare

esagera

nulla ti può contenere

 

esagera

nulla ti può colmare

esagera

che il tempo sta per scadere

 

nulla è normale

i fatti sono come tele

tutto è originale speciale

se gli versi colore

 

nulla è banale

i fatti son come serie

tutto è esponenziale

cruciale

se esamini il copione

 

 

14 L’ANTIDOTO

(Luciano Nardozza)

 

Esci una sera, c’è un vasto cielo

milioni di mondi che prendono il volo...

chi sei? cosa vuoi?

il tuo primo pensiero?

nell’universo sei un puntino solo

ricorda la Fonte che parla nel petto

sopporta ogni sforzo

che se pur non vedi

un giorno di certo

darà qualche frutto

e la forza degli astri è lì

quando cedi

 

l’antidoto per tutte queste cose

l’antidoto alle nostre porte chiuse

l’antidoto alle nostre facce offese

 

l’antidoto per tutte queste cose

l’antidoto alle nostre porte chiuse

l’antidoto alle nostre facce offese

 

l’antidoto

per la manipolazione

restare specchio limpido

che devia al mittente l’azione

 

se poggi su una

base di introspezione

vedrai nessuna contro-fase

nessuna vivisezione

 

ora l’unanimità

è connessione

una frequenza che

mira all’essenza

quiete all’occhio del ciclone

 

il nemico unico è dentro la mente

che mente

che fa l’uomo pesante

più che pensante e splendente

 

 

l’antidoto per tutte queste cose

l’antidoto alle nostre porte chiuse

l’antidoto alle nostre facce offese

 

l’antidoto per tutte queste cose

l’antidoto alle nostre troppe scuse

l’antidoto alle nostre facce arrese

 

le finestre sociali

manomissioni crudeli

via le cornici fallaci

restano gli ampi cieli

 

le propagande, gli emblemi

che danno soluzioni

ai finti problemi

ti lasciano soltanto se le vedi

 

così l’orchestrazione

è un’armoniosa concezione

voci plurali, stridore, sì

ma pure compassione

 

Il contagio psichico

è liberazione

se mi guardi negli occhi

i tuoi occhi accendono mille persone

 

Il contagio psichico

è liberazione

se mi guardi negli occhi i

tuoi occhi accendono mille persone

 

l’antidoto per tutte queste cose

l’antidoto alle nostre porte chiuse

l’antidoto alle nostre facce offese

 

ciò che dovevi sapere

ciò che dovevi sapere

ciò che dovevi sapere

ciò che dovevi sapere

 

 

ciò che dovevi sapere

ciò che dovevi sapere tu

ciò che dovevi sapere

ciò che dovevi sapere

a stare fuori

a stare fuori

restiamo fuori

stiamo fuori

 

ciò che dovevi sapere

ciò che dovevi sapere tu

ciò che dovevi sapere

ciò che dovevi sapere

a stare fuori

a stare fuori

restiamo fuori